Cenni storici di Algua

La storia di questo paese e' un po' complicata. Il Comune fu costituito nel 1927, con la fusione dei Comuni di Bracca, Costa Serina, Frerola e Rigosa; sino al 1928, fu Algua di Costa Serina; dal 1928 ebbe l'appellativo di Bracca di Costa Serina; dal 1948 si sono ricostituiti i Comuni di Bracca e di Costa Serina, mentre i due ex Comuni di Frerola e Rigosa restarono uniti sotto il nome di Comune di Algua.

Il Comune di Algua si e' formato dunque a seguito dello smembramento di Bracca di Costa Serina. Esso comprende: Algua, che e' capoluogo, e le frazioni Pagliaro, Frerola, Sambusita e Rigosa. Queste due ultime si trovano sulla via che reca a Selvino, ora del tutto asfaltata. Va ricordato che in una carta del 1234 la Val Serina e' detta Vallis Algue. Il paesino si trova lungo la rotabile asfaltata che reca a Serina, a Oltre il Colle e a Zambla. Davanti, il torrente e a lato altre acque croscianti. Poche le case. Poco piu' di un centro, si diparte la via, ora asfaltata, che reca a Selvino. E' una via di alto valore turistico e ricca di mirabili visioni panoramiche. Salendo tra i boschi folti, si incontrano paesini dai nomi pieni di poesia; alcuni sono frazioni di Algua. Ecco Ambriola, con la chiesina che domina dall'alto, tra il verde. Piu' oltre una deviazione a destra, per chi sale e su di un pianoro, il grazioso paesino di Sambusita. La sua chiesa domina da un propugnacolo e guarda verso Rigosa e verso il crinale di Selvino. Il nome riecheggia la voce "sambùc" o "sambucetum". Per la sua finale, in "ita", ci ricorda un altro paesino della Valle Imagna: "Bedulita". Due lapidi davanti alla chiesa risordano due sacerdoti: Don Ghilardi e Don G. Zambelli (che fu per 48 anni parroco del paese e fece sorgere la chiesa). Piu' oltre ancora, e' Rigosa che domina dal lato orientale la strada che sale ad ampi tornanti su, verso Selvino. La Parrocchiale, dedicata a S. Antonio abate, fu riedificata nel 1761, ma sin dal 1210 era chiesa succursale della matrice di Dossena. Di fronte a Rigosa, sul dosso del Monte Perello, si scorge il Santuario omonimo (secolo XIII).