Cenni storici di Branzi

Branzi e' un centro turistico molto frequentato sia nella stagione estiva che in quella invernale come ritrovo degli sciatori che trequentano le stazioni di Foppolo, San Simone e Carona. Il paese, ben articolato nella distribuzione di piazzette e slarghi, con negozi e locali accoglienti, invita infatti a rallentare per la curiosita' dei particolari e suggerisce la sosta che viene solitamente premiata dalla genuinita' dei prodotti che qui si offrono. Il formaggio sopratutto, quel "Branzi"che, col burro nostrano, da alla polenta Taragna il gusto tipico delle migliori essenze dei pascoli alpini. C'è comunque qualche altro segreto nella preparazione di questo piatto che a Branzi e' piu' appetitoso che altrove e fa sempre registrare prenotazioni di intere comitive presso i locali che lo servono.

L'appuntamento per eccellenza e' nella prima Domenica di Settembre, che coincide con la festa della Madonna del Rosario ed e' l'ultimo ritrovo dei pastori prima della chiusura degli alpeggi di monte. Appena a monte del paese si aprono le cave di "piöde", usate sopratutto per la copertura dei tetti ed oggi anche come pietra ornamentale. Per la qualita' del materiale prodotto, moltissimi carichi sono diretti in Valle d'Aosta, la regione autonoma che, continua il tradizione uso di questo particolare sistema di copertura perche' integra perfettamente gli abitanti col paesaggio alpino circostante. BRANZI, centro che un tempo era luogo di ritrovo di pastori e mandriani, che portavano all'alpeggio i loro bovini ed ovini durante la stagione dell'alpeggio, sembra derivare il nome dalla voce emiliana "Branz" "rebbio della forca" (cioe'dente della forca , del forcone, del rastrello), attrezzo questo di uso quotidiano per raccogliere il fieno.> Fin dai tempi antichi era usanza andare a Branzi da tutta la provincia, sul finir di settembre per comperare il formaggio oggi chiamato "BRANZI"che veniva commerciato in paese dai bergamini provenienti dalle malghe sperdute sui monti. Molto fiorente fu anche l'attivita' estrattiva del ferro, e la sua lavorazione artigianale.  Branzi fu anche un buon mercato per i trafficanti di ferro e per i carbonai, non che per la vendita della cosidetta "piodera" cioe' di pietra di ardesia estratta dalla cava locale.