Tradizionale Festa Religiosa che si svolge
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Maestosa statua lignea raffigurante la Vergine Addolorata con in braccio Gesu' deposto
dalla Croce; monoblocco in noce. Fatta eseguire dalla Comunità di Dossena nel 1858 ad un artigiano intagliatore con bottega in Bergamo
Alta, che si ritiene fosse certo Carrara Luigi di Bernardo nato a Oltre il Colle il 12 Maggio 1834.
Storia del Madunu' Il Madunù
è una festa importante per la comunità di Dossena tant'è
che, in questa occasione, molte persone emigrate all'estero o che abitano
in altri paesi ritornano con entusiasmo al proprio paese, perché
vivamente, ancora oggi, riconoscono il valore delle tradizioni religiose
attraverso la devozione e il ringraziamento alla Madonna Addolorata.
Durante la processione quindi, che si svolge il venerdì prima delle palme, la statua del madunù viene trasportata insieme allo splendore degli ori che la rivestono. Un altro fatto che testimonia la fede profonda che la comunità Dossenese ha per questa festa è la preparazione dei fuochi. Un tempo i fuochi non erano altro che falò, fatti dai rovi e dalla sterpaglia secca raccolta durante l'inverno, che aveva invaso i prati e i boschi. Ogni contrada del paese coinvolgendo tutti i giovani, le donne e i vecchi già alcuni mesi prima della festa, faceva la gara a chi raccoglieva più ramaglia e preparava il falò più grande. Ogni contrada preparava il suo che era acceso la sera prima della festa del Madunù. Come in un palio, vinceva quella contrada che produceva le fiamme più alte e riusciva a mantenere il falò acceso più a lungo durante la notte. Lo spettacolo offerto era veramente suggestivo. La ricompensa era l'onore e l'orgoglio di avere vinto che si conservava per un anno. Al posto dei falò oggi si proiettano fuochi d'artificio pirotecnici che danno bellissimi effetti spettacolari ma non coinvolgono emotivamente le persone. Chi scrive si augura che il senso del recupero della cultura e delle tradizioni religiose possa coinvolgere il cittadino Dossenese in futuro e, considerato l'abbondanza di legname secco e ramaglia abbandonata nei boschi sia possibile ripetere, come nel passato, l'usanza dei falò, che fino a pochi anni fa ardevano nella notte in onore al Madunù. Circa una decina d'anni fa l'oro della statua fu rubato e non più ritrovato ma la generosità e la fede degli abitanti di Dossena hanno permesso di ricominciare come prima ad offrire le proprie cose più preziose in cambio degli aiuti che il madunù, ancora oggi, sanno dare. |