Cenni storici di Piazza Brembana

Centro dell'Alta Val Brembana per la posizione geografica che lo colloca all'incrocio dei due rami del Brembo (ramo di Mezzoldo e ramo di Val Fondra), Piazza Brembana e' il paese che da sempre ha svolto il ruolo di punto di riferimento per la Valle oltre la Goggia, vale a dire la porzione di Valle che, dal punto in cui il torrente Parina di immette nel Brembo, sale verso il confine con la Valtellina. Sede del Vicariato amministrativo della Valle Brembana Oltre la Goggia nel periodo di dominazione veneta, divenne capoluogo del Mandamento di Piazza Brembana comprendente i 24 Comuni dell'Alta Valle nel secolo scorso. Grazie a cio' ebbe il privilegio di ospitare nel suo territorio la Pretura, l'ufficio del Catasto e del censo fino al 1865, la Caserma dei Carabinieri e delle Guardie di Finanza, le Guardie Forestali. l'ufficio Postale ed il telegrafo nei primi anni del 900' ed il Mercato dapprima mensile, poi quindicinale ed oggi settimanale al Venerdi' mattina. Oggi e' sede della Comunita' Montana Valle Brembana.Alla fine del 500' Piazza (che prese il nome di Piazza Brembana solo dal 1863) era suddivisa in quattro contrade: Piazza, Casteler, Vachera, Prat della Piazza. La contrada della Piazza era il centro commerciale ed amministrativo del paese. Di li' passava la Strada Nova, ossia Strada Priula, via di passaggio tra Bergamo e la Valtellina ed i Grigioni. I traffici commerciali ed il passaggio delle truppe alleate con la Serenissima avvevinavo attraverso questa via. Questa parte di paese e' tuttora visitabile passeggiando lungo le vie Fratelli Calvi e San Bernardo, centro storico di Piazza Brembana. Nell' 800' la vecchia strada Priula venne abbandonata dai traffici commerciali con la costruzione della via Umberto I, oggi via Bortolo Belotti e successivamente il traffico che saliva verso Olmo al Brembo fu deviato all'esterno dell'abitato lungo statale di Valle Brembana. Dal 1926 al 1967 Piazza Brembana fu anche capolinea della Ferrovia di Valle Brembana. Dal 1906 la linea ferroviaria arrivava fino a San Giovanni Bianco, ma gia' nel 1908 le agitazioni degli abitanti dell'Alta Valle avevano convinto la Deputazione Provinciale ad approvare un progetto di Prolungamento della stessa fino a Piazza Brembana.

La Grande Guerra non permise di effettuare  subito i lavori, ma a guerra finita si ricomincio' subito ad attivarsi per ottenere il tanto desiderato prolungamento.Si dovette attendere fino al 1926 prima di poter inaugurare la nuova ferrovia, ma ahime' gli sforzi non ebbero giusto riconoscimento.Gia' nel 1963 si comincio' a parlare di una possibile soppressione del tracciato ferroviario ed nel 1967 tutto cio' si avvero'. La ferrovia venne chiusa e sostituita da autobus di linea. La Stazione ferroviaria divenne quindi la Stazione Autolinee posta appena sotto l'abitato centrale del paese. Tra il 1927 ed il 1957 Piazza Brembana fu accorpata con i Comuni di Valnegra, Moio de' Calvi e Lenna in un unico Comune: San Martino de' Calvi con sede a Piazza Brembana. In tale occasione venne costruita la nuova sede comunale presso il Dosso di San Martino vicino alla parrocchiale, dove tuttora si trovano gli uffici del Comune di Piazza Brembana. Per gli amanti dell'arte Piazza Brembana conserva parecchie opere degne di essere visitate. Presso la Chiesa di San Bernardo, nel centro storico del paese, si possono osservare pregevoli tele di Andrea Vicentino (1500) ed una Croce astile del '400 di arte senese. La Parrocchiale di San Martino in stile neogotico oapita nel suo interno un polittico di San Martino, opera di Lattanzio da Rimini del 1500, tele di Carlo Ceresa ('600) e sculture della bottega del Fantoni. Nella Cappelletta di San Carlo all' incrocio tra via Orenghi e via San Carlo si trova invece un' opera del Ceresa ('600) da poco estaurata.

Piazza diede i natali a parecchi personaggi illustri tra i quali spiccano Eugenio Goglio, fotografo che immortalo' paesi, persone e spaccati di via della fine '800 ed inizio '900, Giacomo Calegari (30 settembre 1848  - 10 settembre 1915) pittore, Girolamo Calvi (13 ottobre 1801 - 26 settembre 1848)  musicista e letterato autore di una monumentale monografia su Giovanni Simone Mayr. Tutti gli abitanti della Valle Oltre la Goggia e quindi anche quelli di Piazza Brembana sono soprannominati "Gogis" appunto perche' dell'Oltre la Goggia, ma dal libro "Una curiosa geografia Bergamasca" di Martino Campagnoni e Vittorio Mora, si viene a conoscenza del soprannome dato agli abitanti di ogni paese. Gli abitanti di Piazza Brembana sono detti "i stizzu' de Piassa", da "tizzone" cioe' attizzare il fuoco con un tizzone. In senso lato indica colui che vuole istigare, fomentare. Probabilmente per una certa tendenza a formare contrasti fra le persone.