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Cari amici,
anche quest'anno speriamo di verVi sempre numerosi alla nostra sagra. L'aspirazione
e l'impegno di noi organizzatori, è quella di accontantare tutti
per offrire sempre il massimo divertimento e ritrovare la voglia
di stare insieme. Quest'anno, recependo sempre le Vostre richieste, siamo
in grado di offrirVi due serate aggiuntive: il 23 e il 24 Luglio con "l'anteprima
della sagra" e poi la consueta "Cornalita in festa", che inizierà
Giovedì 29 con un'attrazione per gli amanti della musica: l'orchestra
Geghini
Show e Radio Zeta.
Con "l'anteprima
della sagra" vogliamo sottoporre agli appassionati della cucina due nuovi
piatti "Bardelle di Cornalita" e gnocchi accompagnati da piatti
alla griglia che non saranno presenti nelle giornate della consueta sagra.
In occasione di "Cornalita in festa" ripresenteremo i tradizionali
"casoncelli di Cornalita", la squisita taragna, il brasato le tradizionali
grigliate, oltre ai piatti speciali del fritto misto di venerdì
29 Luglio e capriolo e cinghiale in salmì di Sabato 31 Luglio. Speriamo
in una massiccia partecipazione perche' questa è e vuole essere
la festa di tutti e per tutti. Inutile sottolineare che il rivacato della
manifestazione serve per continuare i restauri della chiesetta del 1200.
Programma Festa di Cornalita
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23
e 24 Luglio |
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Anteprima Sagra - Gnocchi,
e bardelle di Cornalita (pasta fresca)
Polenta, braciole, rollè
di salsiccia, formaggio alla brace |
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Giovedì
29 Luglio |
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Ore 17.30 Santa Messa |
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Serata con Beghini Show e Radio
Zeta |
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Ingresso Euro 5.00 con consumazione
al bar, oppure fruizione servizio cucina. |
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Venerdì
30 Luglio |
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Ore 17.30 Santa Messa |
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Cucina con fritto misto - Serata
danzante co in "Tris" |
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Sabato
31 Luglio |
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Ore 17.30 Santa Messa |
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Cucina con Capriolo e cinghiale
in salmì - Serata con Luciano e Ferdinando |
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Domenica
1 Agosto |
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Ore 10.00 Santa Messa |
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Ore 11.00 Dimostrazione di Karate
in collaborazione con il C. Karate Micheli |
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Ore 12.00 menu' completo a 9
Euro |
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Ore 16.30 Esibizione
Corpo
bandistico G. Gherardi" e Junior Band |
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Ore 17.00 Santa Messa |
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Ore 17.30 Solenne Processione
"solennità: Maternità di Maria" |
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Ore 20.00 serata con
Luciano
e Ferdinando - pista da ballo coperta |
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Giovedì
29 - Venerdì 30 - Sabato 31 Luglio - Domenica 1 Agosto servizio
cucina con:
Casoncelli
di Cornalita, brasato, polenta taragna, tradizionali grigliate, verdure
alla griglia
servizio bar
con birra alla spina
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La chiesetta di Cornalita e i suoi
affreschi
Il sacro edificio, risalente
al 1116, è uno dei più antichi della Valle Brembana. Soggetto
nel corso degli anni a continue modifiche e ristrutturazioni che
ne hanno cambiato più volte la struttura stessa, necessita di continui
interventi di restauro. Dei volontari in collaborazione con il Parroco,
sono alla ricerca di fondi per evitare il depauperamento di importanti
opere d’arte che costituiscono un patrimonio storico artistico non solo
della Frazione ma di tutti.
Cornalita, Frazione di San Giovanni Bianco posta, risalendo la Valle Brembana,
sulla parte sinistra del fiume Brembo; adagiata su un pianoro che percorrendo
la statale non si riesce a vedere è, senza dubbio, una delle
Contrade più antiche. Racchiusa quasi a semicerchio dal monte
Sornadello (1580 m) che fa da barriera naturale con la Valle Taleggio;
e il monte Molinasco (Ruc) (1179 m) che la divide nella parte sud-ovest.
Queste montagne come abbiamo scoperto, rispolverando vecchi libri, sono
state teatro di liti e addirittura sanguinose battaglie per il diritto
di pascolo con il bestiame o il taglio della legna. Ora, leggendo simili
cose, ci viene quasi da ridere ma a quei tempi, erano le uniche fonti di
ricchezza e consentivano ad intere famiglie di vivere.
Attualmente, queste montagne
offrono diversi itinerari naturalistici per gli amanti della tranquillità
e del verde. Curiosando sempre tra i vecchi libri, scopriamo che Cornalita,
ha dato i natali a diversi personaggi che hanno segnato la storia locale,
per citarne uno, i “Raspis” che sono stati i primi notai della Bergamasca.
Dopo questi brevi cenni storici generali sulla contrada, parliamo della
Chiesa. Sicuramente è l’edificio più antico attorno al quale
è stata costruita la Frazione. Consacrata dal Vescovo
Polidoro Foscarini nell’aprile del 1447 sotto il nome di “Corporis Cristi”
ha le sue origini nell’anno 1116, documentabile non solo dalla data incisa
sulla trave del porticato ma, dal sistema e soprattutto dal tipo di pittura
degli affreschi che esperti fanno risalire a tale epoca.
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Affresco
sulla facciata esterna dell’edificio
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Affresco
sulla facciata esterna dell’edificio
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Ultima
cena, pala dietro l’altare che si stà lacerando
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Santa
Rita, altro importante quadro interno
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Più volte ha cambiato
la sua struttura. Anticamente, si dice fosse un luogo dove venivano portati
i defunti dalle località vicine e, dove dei Frati provvedevano alla
loro sepoltura. Di seguito la trasformazione in un oratorio e luogo di
scambi commerciali e poi, sicuramente il sacro edificio è stato
trasformato nella parrocchiale della zona, dalla quale dipendevano le altre
poche comunità con la loro Chiesa. Infatti, il Negroni nel
1924, dopo anni di ricerche, scrive testualmente:…….. “tutto
porterebbe a credere che questa fosse la primitiva Parrochiale per
la presenza della colonna esterna con la croce di ferro, indice di
chiesa matrice”…; questa infatti è il segno ancora oggi visibile
a testimonianza di quanto detto. Ricordo che solo le parrocchiali per distinguerle
dalle chiese comuni, avevano esternamente questo segno di riconoscimento.
Che la Chiesa rivestisse
un’importanza strategica, lo si rileva anche da alcune cartine geografiche
antichissime esposte nei musei di Firenze e Roma, all’epoca chiamata Cornaleda,
in cui compariva appunto il nome a scapito di altre località che
oggi rivestano la massima importanza come San Giovanni Bianco, San Pellegrino
ecc... La prima ricostruzione della struttura della Chiesa risale al 1575
anno della visita di S. Carlo Borromeo. Si legge che aveva tre altari,
che alloggiava un cappellano nominato dai capofamiglia il quale aveva una
specie di contratto vero e proprio, dove tra le altre cose, era indicato
anche la durata cioè il periodo nel quale il Sacerdote era tenuto
ad operare. Il Cappellano, aveva tanto di casa con giardino e cortile;
percepiva un salario di 16 ducati offerti da Antonio Borghetto, 135 lire
donati dai vicini, più le offerte dei fedeli. Dopo questa
visita S. Carlo Borromeo ordinò che venissero celebrate
4 messe settimanali.
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La
Dott.ssa Daffra illustra l'iconografia dei dipinti
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Il
porticato e la cappelletta della chiesa di Cornalita
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Una descrizione più
dettagliata e approfondita della dislocazione della Chiesa risale al 23
luglio 1699 giorno della visita pastorale del Vescovo “Luigi Rizzini”.
All’altare maggiore vi era un quadro raffigurante l’ultima Cena. Aveva
l’altare di San Giuseppe, con un quadro raffigurante la fuga dall’Egitto.
L’altare della Beata Vergine; e l’altare di S. Antonio. Pertanto
la struttura della Chiesa era cambiata da tre a quattro altari. Attiguo,
vi era una Cappella con un altare consacrato dove però non si effettuavano
celebrazioni religiose. Sempre a quella data, abbiamo anche un primo racconto
degli ori e valori che l’edificio custodiva, questi, erano abbastanza cospicui.
Per questo motivo, Cornalita, all’epoca, tentò più volte
di conservare la propria autonomia rispetto alla Parrocchia di S.
Giovanni Bianco, senza mai riuscirci.
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Dopo continui
cambiamenti e ristrutturazioni, ora possiamo osservare la piccola Chiesa,
molto povera internamente, a causa di spostamenti di tutti
i valori altrove, ma con affreschi sul porticato e sulla cappella (la parte
più antica) di grandissimo interesse artistico e di notevole valore.
Per cercare di conservare questo importante monumento storico, un gruppo
di volontari in stretta collaborazione con il Parroco, si prodigano nel
reperire fondi per conservare questa importante parte di storia. Con l’organizzazione
della sagra che annualmente si svolge si riesce a finanziare qualche lavoro
e in tal modo mantenere vivo l’interesse per questo monumento. 30 anni
di lavoro dove tantissime persone si sono avvicendate e tutti con l’ntento
che ancora oggi continua di conservare l’edificio. |
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L'interno
della chiesa
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La sagra, continuando la
tradizionale alternanza, quest’anno è in onore di Sant’Antonio da
Padova avendo lo scorso anno festeggiato la Natività di Maria. Da
poco, sono terminati i lavori di restauro della cappella e di alcuni dipinti
sul porticato che erano ridotti in pessimo stato. L’intento del Gruppo
Cornalita è quello di terminare la parte esterna per poi passare
all’interno. La festa, che unisce tutti gli abitanti a collaborare in uno
scopo preciso, è diventata una delle più importanti della
zona, riesce a proporre momenti di preghiera alternati al sano divertimento
cercando di soddisfare le esigenze di tutti.
Gruppo Volontari di Cornalita
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