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Gli abitanti sono chiamati Almesi - C.A.P. 24011 - Distanza da Bergamo km 8 - Altitudine 260 m s.l.m. - Municipio: Via Campofiori 26 - Telefono: 035.541037 - Fax: 035.639709 - Latitudine 45°44'12"84 - Longitudine 09°36'54"72 - superficie 1,96 kmq
Almè, provincia di Bergamo
La storia di Alme' dall’epoca romana fino alla dominazione longobarda, si confonde e si identifica con quella della illustre borgata di Almenno, di cui rappresentava una porzione di territorio assai importante, posta al di qua del Fiume Brembo. Le scarse testimonianze sulla sua vita preistorica, quali recenti rinvenimenti di manufatti palafitticoli, ci inducono a pensare che anche Alme' abbia subito la vicenda della occupazione antropica comune a tutta la zona; nella quale si insediarono successivamente i Liguri eneolitici e palafítticoli, gli Etruschi dell'età del bronzo e del ferro ed infìne i Celti, cui è legata la toponomastica antica del territorio, cominciando da “Lemennis”. I Romani, nella loro spinta conquistatrice verso nord, dal 106 al 43 a.C., si spinsero audacemente al di là delle Alpi, senza preoccuparsi di penetrare profondamente nelle vallate prealpine, entro cui si erano rifugiati i Celti, vinti ma non distrutti.
Essi, allo sbocco delle vallate, sui colli, costruirono i loro campi fortificati e, a tergo di questi, strade di raccordo. Una di queste, assai importante, univa Verona a Brescia, Bergamo e Como, penetrando poi profondamente nella Rezia: tale strada passava per Alme', attraversando le localita' di Brughiera, San Michele e la sponda sinistra del Brembo, là dove iniziava il famoso ponte romano inspiegabilmente denominato "Ponte della Regina", sul quale esiste uno studio magistrale dell'Ing. Elia Fornoni. Ad Almè romana ci riporta un altro piccolo cimelio, rinvenuto presso la vecchia chiesa parrocchiale: si tratta di una piccola pietra, ora visibile nel Civico Museo Archeologico di Bergamo, recante la seguente iscrizione: MARTIA LIS REBURRI V.S.L.M. - P.F. ET HYGIA SILVANO.