Arte nella Chiesa di Cassiglio

Una chiesa antica che venne consacrata in Cassiglio dal vescovo Paolo, suffraganeo dell'arcivescovo di Milano Stefano Nardini, il 9 agosto 1468, e si rese canonicamente autonoma nel 1611 smembrandosi dalla chiesa matrice di Santa Brigida. Il 28 luglio 1901, il vescovo Gaetano Camillo Guindani, consacro' il nuovo altare maggiore dedicandolo a San Bartolomeo apostolo e includendovi le reliquie dei Santi Faustino, Felice e Pellegrino. La chiesa, ampliata a piu' riprese nel 1628, nel 1714 e nel 1857, e' all'esterno del tutto disadorna. Il decente interno fu abbellito con stucchi al presbiterio nel 1770. Nel 1970 Ernesto Mazzola rinnovava la tinteggiatura generale. Vi sono discrete tele d'ignoti del '600 e '700. Gli affreschi della tazza del presbiterio e dei pennacchi sono di Giovanni Cavalleri (1897); la pala centrale di Edoardo Volonterio; il Battesimo di Cristo di Remo Marani (1942). L'altare comunitario e il battistero furono approntati nel 1968 su disegno di D. Giuseppe Gusmini.

Cassiglio


Tra le cose di maggior pregio: una croce astile e una "pace" d'argento sbalzato del '500/ '600; il banco presbiterale in noce a intagli e tarsie, e un armadio, un cassettone e un genuflessorio del '600/ '700. Un raro messale incunabolo con xilografie, edito a Milano da Leonardo Pachel il 27 agosto 1494, e' deposistato presso l'archivio generale della Curia dal 1932. L'organo e' un Serassi del 1790, e fu riparato da Prospero Foglia nel 1881 e da Canuto Cornolti nel 1957. Il campanile tutto in pietra a vista e' del 1894. Un primo concerto di tre campane fuse in luogo da "maestri francesi" nel 1617 e benedette nello stesso anno dal vicario generale di Milano Ansiloro Arcangeli, fu sostituito con l'attuale concerto di cinque campane in "fa mg." che fu consacrato dal vescovo Gaetano Camillo Guidani il 27 luglio 1901 e reintegrato dopo la guerra dala ditta Giorgio Pruneri di Grosio in Valtellina.