Cornalba

Cornalba Il nome Cornalba deriva dal latino cornus=roccia e albus=bianco, significa rupe, roccia, balza scoscesa e  albus - "bianco". Il toponimo fa riferimento alla "corna" bianca, che sovrasta l'abitato e più di ogni altro elemento segnala e distingue il territorio. In effetti, si dice che il poeta Virgilio, in uno dei suoi viaggi attraverso la Padania, ne avesse ammirato la bellezza selvaggia e, nel darle il nome di Corna Bianca per il suo ergersi immacolato dalle brume della valle, la venerasse come dimora di dèi. Erano gli anni in cui veniva stendendo le sue Bucoliche e in sua memoria, ancor oggi, si onora la Cornalba degli arrampicatori con la prima via che si sveglia nel sole, ad est, Bucolica appunto, a indicare che le assonanze poetiche non sono fuori luogo in questo regno. La natura, dei luoghi di Cornalba, continua a regalare semplici ma vere emozioni... proprio sul Monte Alben è stata scoperta una rarissima specie di primula viola e ogni anno gruppi di speleologi fanno visita a questa bellezza immutabile nel tempo.

La falesia di Cornalba, la palestra naturale
La falesia di Cornalbaè stata scoperta nel 1980. I pionieri furono Bruno Tassi, detto "Camòs", e Gianandrea Tiraboschi. Da quell'epoca in cui persino l'esplorazione sembrava impossibile, la Corna Bianca, oggi, vanta più di 132 vie con pochi tiri sotto il 6° grado (è in corso una verifica su un possibile 9A). Sulle pareti del "Monolito degli Dèi", gli appassionati di questo emozionante sport, il "free-climbing", possono misurarsi su lunghezze davvero entusiasmanti dal punto di vista tecnico che vanno al di là della sola prestazione atletica. Ecco perchè la "corna" è diventata un'attrattiva di primo piano a livello nazionale che internazionale, soprattutto in Francia (patria dell'alpinismo) e in Germania.