Santa Brigida

Anticamente Santa Brigida dipendeva dalla plebania di PRIMALUNA nella Valsassina. Un tempo molto fiorente era la fabbricazione dei chiodi da cavallo che si producevano nelle cosidette "chioderie". Il ferro occorrente veniva prima preparato nelle grandi fucine che si trovavano a CASSIGLIO. Molto diffuso era anche il mestiere di carbonizzare la legna (far la carbonella), abbinato a quello del boscaiolo. La tradizione vuole che il paese di Santa Brigida sia dedicato alla badessa benedettina che qui esercito' il suo apostolato. E' comunque certo che la chiesa originaria di Santa Brigida, che e' l'attuale Santuario dell'Addolorata, risale a prima del '200 ed era l'unica esistente in Valle Averara. Nel'400 subì un primo rifacimento delle strutture medioevali e fu consacrata da San Carlo nel 1566. Il presbiterio, la navata e il portico esterno sono tutti affrescati, con opere in parte anonime del '400- '500 e in parte riconducibili alla stirpe dei Baschenis, originari della frazione Colla. Sopra la cornice che riquadra S.Sigismondo affrescato su un pilastro del portico, compare la firma di Petrus De Asenelis e una data incompleta, comunque riconducibile alla prima meta' del '400. Per le bellezze naturali e il valore dei riferimenti artistici Santa Brigida fu tra i primi centri della valle a ricevere l'impulso dalla villeggiatura estiva, favorita sempre piu' da una diversificata offerta di servizi ed occasioni d'intrattenimento ricreativo e culturale.

La Dinastia dei Baschenis
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